Una conferenza con i detenuti del carcere di Massama per rievocare la scrittura, la lettura e il canto ai tempi di Eleonora d'Arborea.

È stato il professor Giampaolo Mele, docente del Dipartimento di Scienze umanistiche dell'università di Sassari e direttore dell'istar, l'istituto Storico Arborense a tenere la relazione ad una cinquantina di detenuti, alcuni anche classificati quali As3. Un incontro promosso dalla direzione della Casa circondariale nell'ambito delle iniziative culturali finanziate dal ministero della Giustizia.

Il professor Mele ha introdotto l'argomento con un resoconto dettagliato delle ricerche e della documentazione sul giudicato d'Arborea e il marchesato di Oristano. Giampaolo Mele ha spiegato come i detenuti, alcuni dei quali hanno trascritto alcune pagine dei codici miniati della cattedrale, nell'ambito dell'attività formativa, erano a conoscenza della storia giudicale di Oristano.

"Ho voluto ricordare - ha spiegato il professor Mele - come Oristano sia la capitale della scrittura in Sardegna, parlando proprio della Carta De Logu e dei codici liturgici della Cattedrale di Oristano che costituiscono infatti il patrimonio librario e musicale più antico di tutta l'isola".
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