Cento anni fa - il 16 maggio 1925 - Antonio Gramsci prendeva la parola in Parlamento contro la legge che aboliva le associazioni. Norme che avrebbe spinto l'Italia sempre più verso il buio più fitto della dittatura.

In occasione del centenario di quell'importante discorso, la Fondazione Giorgio Asproni ha organizzato una tavola rotonda sull'importanza delle libertà sociali e civili.

L'appuntamento è per il prossimo 26 giugno dalle 17,30 al Teatro Massimo di Cagliari per un incontro tra storia e attualità. Punto di partenza per il dibattito sarà il libro "Massoneria e Fascismo. Dalla Grande Guerra alla messa al bando delle logge" di Fulvio Conti, professore ordinario di Storia Contemporanea all'Università di Firenze.

Con lui sul palco Marco Pignotti, docente di storia Contemporanea dell'Università di Cagliari, Stefano Pira, docente di storia Moderna dell'Università di Cagliari, e Roberto Pianta della Fondazione Asproni.

La fondazione Asproni è stata istituita nel 2010 con lo scopo di onorare la figura dell’illustre politico e patriota risorgimentale nativo di Bitti e di divulgarne il pensiero e l’opera.

Giorgio Asproni, deputato della sinistra storica dal 1848 al 1876, è stato un brillante giornalista, ha lavorato per molte testate italiane, spagnole e americane. Fu amico di Mazzini, Garibaldi e Cattaneo, ai quali illustrò la questione sarda, fornendo preziose relazioni e documentazioni concernenti la regione. Strenuo promotore dello sviluppo economico e culturale della Sardegna e del Meridione, Asproni si impegnò costantemente, affinché i principi repubblicani, insieme a quelli della laicità e dell'autonomia, facessero parte del dibattito nazionale e del patrimonio istituzionale della nazione italiana.

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