L’antefatto – Nell’inverno del 1792-93, in piena Rivoluzione francese, quando il re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta erano rinchiusi in una buia cella in attesa di essere ghigliottinati, un corpo di spedizione militare di rivoluzionari d’Oltralpe venne in Sardegna a portare “libertà, fraternità, uguaglianza”. Se li avessimo accolti, sicuramente ci avrebbero liberati dagli odiati sovrani Savoia, ci avrebbero affrancati dai vecchi nobili parassiti locali, ci avrebbero accorpato in un'unica Nazione tutta sarda. Era il primo tentativo della neo “Repubblica Francese” di diffondere fuori dai propri confini i principi rivoluzionari teorizzati dai grandi filosofi Illuministi (la riprova sta nella “Isola della Libertà” già impiantata dal Buonarotti a Carloforte pochi mesi prima). E noi, che facemmo? Li combattemmo e li mandammo via a calci nel sedere. Poi, inviammo una delegazione a Torino dal Re sabaudo per chiedergli una doverosa ricompensa; che lui, con alterigia tutta savoiarda, non ci diede. Incavolati, tornammo a Cagliari a fare “La Sarda Rivoluzione” con rotture di sedie, espulsioni di impiegati forestieri ed il linciaggio del Pizzolo e del Paliaccio ritenuti “traditori degli interessi sardi”. Ora, a distanza di più di due secoli, la celebriamo ogni 28 aprile col nome di “Sa Die de sa Sardigna”, cantando a squarciagola la nostra Marsigliese: “Procurade moderare barones sa tirannia”, che in italiano significa: “O baroni (di ieri e di oggi) violentateci pure ma con delicatezza: non fateci troppo male”. No comment.

La “Sarda Rivoluzione” – Fuori dall’amaro sarcasmo, il racconto di questo episodio storico, è in breve il seguente:

il 21 dicembre 1792 una grossa squadra navale francese agli ordini del contrammiraglio La Touche-Tréville comparve davanti Cagliari senza arrecare danni.

L’8 gennaio del nuovo anno i Francesi presero Carloforte nell’isoletta di San Pietro, ribattezzata l’Isola della Libertà, dove il propagandista giacobino Filippo Buonarroti istituì il primo Stato rivoluzionario d’Europa con forma costituzionale di Repubblica, regolato dal Code de la Nature, purtroppo durato solo quattro mesi e mezzo.

Il 27 la flotta al completo, comandata dall’ammiraglio Laurent-Jean-François Truguet, cominciò a cannoneggiare Cagliari sorda ai suoi proclami rivoluzionari.

Il 14 febbraio 4.000 uomini ben armati ed equipaggiati presero terra a Margine Rosso, nel litorale di Quartu; ma dopo una settimana d’incerta avanzata fra saline e stagni verso la rocca cagliaritana, la disorganizzazione e la paura di un contrattacco dei miliziani sardi convinsero il corpo di spedizione a reimbarcarsi e a lasciare l’isola il 24 febbraio.

La richiesta di una ricompensa – Subito sperando nella ricompensa del sovrano per la dimostrata fedeltà al trono, una delegazione formata da sei rappresentanti degli Stamenti sardi chiese inutilmente a Vittorio Amedeo II (o III) di riunire nuovamente i Parlamenti ogni dieci anni; di riconfermare tutti gli antichi privilegi; di riservare esclusivamente a persone indigene tutti gli impieghi civili e militari, tranne i più alti; di creare a Torino uno speciale Ministero per le questioni dell’isola; di istituire a Cagliari un Consiglio di Stato per il controllo di legittimità anche nei confronti dell’operato dei viceré.

Il rifiuto del Re – Il rifiuto regio provocò un moto di ribellione fra i notabili e il popolino cagliaritano che il 28 aprile 1794 catturò tutti i cinquecentoquattordici funzionari di provenienza piemontese che lavoravano nella Capitale, compreso il viceré Vincenzo Balbiano, e, due giorni dopo, li cacciò dall’isola. Ma tornarono dopo sei mesi perché erano normali sudditi del Regno di Sardegna, pur se piemontesi di nascita (così come noi sardi indigeni siamo italiani istituzionali a tutti gli effetti dopo che lo Stato nel 1861 ha cambiato il nome in Regno d’Italia, oggi Repubblica Italiana).

La cosiddetta “rivolta antipiemontese” è stata assunta dall’odierna Regione Autonoma della Sardegna come festa regionale, chiamata “Sa Die de sa Sardinia”, in base alla legge n. 44 del 14 settembre 1993.

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