L'orrore raccontato da chi l'ha vissuto in prima persona quando aveva l'età degli studenti che frequentano la prima classe del Liceo Azuni di Sassari.

Per celebrare la Giornata della Memoria, giovedì 27 gennaio l'istituto scolastico sassarese proporrà una lunga intervista alla scrittrice Edith Bruck, testimone della Shoah ungherese, realizzata da Margherita Sussarellu, docente del liceo musicale e collaboratrice di varie testate giornalistiche con lo pseudonimo di Maggie S. Lorelli.

Edith Bruck, che oggi ha novant’anni, è l'ultima di sei figli di una famiglia ebraica. Venne deportata ad Auschwitz all’età di soli tredici anni, nel 1944, e poi spostata in altri campi di concentramento tedeschi fino a quello di Bergen-Belsen, dove è stata liberata nel 1945 insieme a una sorella, mentre non sono più tornati a casa la madre, il padre, un fratello e altri familiari. A Roma dal 1954, è stata adottata dall'Itala che l'ha nominata Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

All'incontro moderato dal giornalista Gianni Garrucciu interverrà anche Attilio Mastino, storico, accademico e saggista, già docente di storia romana e rettore dell’Università di Sassari, con una relazione sul tema dell’esilio in Età romana e un particolare riferimento alle vicende di quattromila ebrei esiliati in Sardegna dall’imperatore Tiberio per combattere il brigantaggio e dell’espulsione da Bengasi dei “Beronicenses” da parte dell’imperatore Adriano, inviati poi anch’essi in Sardegna nell’isola di Sulci per lavorare nelle miniere imperiali.

Previsti anche tre intermezzi musicali: con brani di Morera, Williams e Hoffenbach, grazie al duetto e la classe di musica da camera composti da alcuni allievi delle classi 4^L, 4^M e 5^ L del liceo musicale, diretti in due di queste interpretazioni dalla docente Vittoria Mura.

© Riproduzione riservata