La Confraternita di Santa Croce di Sassari intensifica il percorso di riscoperta delle origini del culto e della tradizione nell’adorazione della Croce di Sardegna all’insegna non solo dei valori religiosi ma anche delle rilevanze storico artistiche culturali in generale, che quest’evento storico del sodalizio che approda in Sardegna a partire dal 1267 ha portato nella realtà sociale sarda.

Nei giorni scorsi è stato realizzato l'evento “La Santa Croce in Sardegna”, grazie al contributo della Legge regionale 17/2023, frutto del protocollo d'intesa firmato a Codrongianos dall’Accademia di Belle Arti ‘Mario Sironi’ di Sassari e dalla Confraternita di Santa Croce.

Erano presenti il sindaco, Cristian Budroni, il presidente dell’Accademia ‘Sironi’, Giorgio Auneddu Mossa. A presentare l’evento è stato il Priore dell’Arciconfraternita del Gonfalone sotto il Titolo di Santa Croce di Sassari, Armando Fazzino. E' intervenuto pure il professor Alessandro Ponzeletti, docente di Storia dell'Arte moderna, ha relazionato sul tema “Chiese e opere d’arte devozionali a Sassari e nel «Capo di Sopra»”.

Venerdì si è tenuto anche il concerto vocale “a cuncordu” da parte del Coro dell’Arciconfraternita del Gonfalone sotto il Titolo di Santa Croce di Sassari, con spiegazione ed esecuzione di sette brani in latino e sardo-logudorese in uso da secoli durante i Riti della Settimana Santa in Sassari.

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