Dobbiamo abituarci ad un mondo che con rapidità inaspettata sta mutando e ci spinge tutti a ricercare e favorire un nuovo modo di vivere assieme, coltivando la qualità delle relazioni. Un nuovo mondo che deve unire politiche verdi come economia green, circolare e della condivisione e politiche blu come economia digitale e della informazione.

La rivoluzione digitale sta cambiando non solo la realtà che viviamo, ma anche le idee che abbiamo di questa realtà. Non è facile spiegare i profondi cambiamenti che essa sta determinando. "Il verde e il blu" è un libro che ci aiuta a capire questi cambiamenti. L'autore è Luciano Floridi, professore ordinario di Filosofia ed Etica dell'informazione all'Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab. La rivoluzione digitale si sta affermando perché sta «tagliando o meglio scollando e incollando» la realtà che conosciamo. In concreto, se pensiamo ad esempio ad un reddito di base universale esso non è che un caso di scollamento fra stipendio e lavoro, che finora era inconcepibile. Airbnb è un portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi, con persone che dispongono di questo spazio. Airbnb non ha fatto altro che scollare la funzione di affitto di locali dalla professione di albergatore.

Lo scollamento dal mondo che abbiamo conosciuto non è che all'inizio. Possiamo pagare con lo smartphone un conto corrente o un F24 scollandoci dall'edificio postale. Si possono acquistare una quantità di prodotti, soprattutto abbigliamento, da semplici cittadini che vendono oggetti di loro proprietà pur non possedendo un negozio fisico. In un futuro non lontano il medico sarà solo un intermediario fra noi ed il robot che ci deve operare o fare la diagnosi della nostra malattia. Prendiamo i dati di noi cittadini, quelli che servirebbero al nostro servizio sanitario per poter programmare l'assistenza sanitaria o in questi tempi vaccinare ciascuno di noi non solo sulla base dell'età. Ebbene essi sono dispersi in tanti rivoli e gestiti dai comuni, dai medici, dagli ospedali, dall'Agenzia delle Entrate e poi sparsi qua e là ogni volta che paghiamo con modalità elettroniche. Tutti questi dati fanno parte della nostra identità personale. Ma finalmente il digitale con la sua capacità di registrare, incollare ed analizzare una quantità quasi infinita di dati può mettere assieme tutto ciò che ci riguarda come individui, con tutte le nostre informazioni. Nella legislazione Europea pertanto la protezione dei dati personali viene discussa in termini di dignità umana e identità personale, di persone intese come data subjects.

Ormai possiamo dire che la rivoluzione digitale ci ha portato ad essere sempre più una società dell'informazione nella quale non sono più importanti le cose, ma le relazioni fra di esse. Esse son destinate ad avere un ruolo importante nel pensiero moderno. Ma la vita stessa nella sua complessità è una rete di informazioni e relazioni. E ogni forma di vita usa le informazioni per prendere decisioni. Dalle forme più semplice fino all'uomo. Con organismi semplici come i lieviti possiamo fare il pane, la birra, il vino. Ma non potevamo immaginare che un meccanismo complesso come la loro replicazione cellulare fosse simile a quello di una cellula umana. Forse, agli albori della vita sulla terra, antenati comuni hanno condiviso questa informazione. La rivoluzione digitale aumenterà la nostra possibilità di creare relazioni e condividere informazioni. Una nuova era è iniziata.

Antonio Barracca

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