Immaginiamo per un momento che Alice abbandoni il Paese delle Meraviglie per immergersi nella vita reale. Non vuole più vivere in una favola ma condurci, grandi e piccini, in un universo nuovo: il mondo dei diritti dei bambini. Un mondo dove i piccoli sono non solo amati, ma anche rispettati, tutelati, ascoltati. Sono messi nelle condizioni per vivere sereni la loro infanzia e diventare adulti con i mezzi idonei per affrontare la vita.

A mettere su carta questo viaggio nella terra dell'infanzia è stato uno dei pionieri della moderna pedagogia italiana, Mario Lodi (1922-2014) grazie al quale oggi possiamo oggi leggere "Alice nel paese dei diritti" (Sonda, 2018, pp. 176), un libro che riesce a unire, con sapienza, leggerezza, divertimento e importanza degli argomenti trattati.

"Alice nel paese dei diritti", infatti, vuole coinvolgere i lettori in un'avventura che non è solo di svago, ma di acquisizione di consapevolezza. Una consapevolezza che riguarda i diritti che tutti i più piccoli hanno, ma anche le responsabilità di cui si devono fare carico gli adulti, prima di tutto, ma anche i bambini.

Il pedagogista Daniele Novara (foto Roberto Roveda)
Il pedagogista Daniele Novara (foto Roberto Roveda)
Il pedagogista Daniele Novara (foto Roberto Roveda)

Ognuno deve fare la propria parte nel mondo, sembra volerci dire questo libro, così vario e così carico di spunti e idee. Le avventure di Alice, infatti, si affiancano ai percorsi educativi curati dal pedagogista Daniele Novara e pensati perché bambini, genitori, insegnanti possano affrontare assieme temi spinosi come quello dei pregiudizi, della gestione dei conflitti e dell'accettazione della diversità.

A completare poi il nostro viaggio nel "paese dei diritti" ecco il testo della Convenzione dei diritti dei bambini, approvata dall'Onu e presentata nel libro in una versione facilitata proprio a uso dei più giovani. Una Convenzione che solo leggendola ci fa comprendere quanto si sia ancora lontani da un rispetto generalizzato per l'infanzia in un mondo dove esistono ancora bambini-soldato, spose-bambine e in cui 385 milioni di minori vivono ancora nella povertà più assoluta.

Insomma, un volume che è una sorta di laboratorio in cui lavorare tutti assieme per diventare cittadini del mondo, consapevoli che ogni bambino è un mondo complesso, singolare, unico e che deve essere rispettato prima di tutto nella sua complessità, nella sua singolarità e nella sua unicità.

Solo così lo aiuteremo a essere un adulto migliore domani. E saremo anche noi adulti migliori, già oggi.
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