Un'antica cappella che rischiava di andare perduta, e che invece rivedrà presto la luce, a beneficio di un'intera comunità e non solo, grazie all'intervento di un avvocato.

Accade a Cuneo, dove l'avvocato Alessio Ghisolfi ha deciso, da semplice privato, di dire "no" all'incuria e all'abbandono di un prezioso edificio che, pur contenendo affreschi di celebri pittori barocchi quali Sebastiano Taricco e Jean Claret, rischiava di finire nel dimenticatoio, e di andare perduto per sempre.

Come riportato dal quotidiano "La Stampa", l'avvocato ha quindi deciso di acquistare l'antico gioiello di arte e storia, ed è ora alla ricerca di altri mecenati disposti a collaborare al restauro per rendere poi il tutto fruibile ai visitatori.

Il complesso barocco, sorto su una chiesetta del Mille e storicamente dipendente dalla Certosa di Chiusa Pesio, si compone della Cappella quattrocentesca di San Grato, di una cappella laterale costruita nel '500, di una sacrestia, un appartamento, un loggiato ed ex celle dei monaci ai piani superiori, e di una torre, una volta campanile. Confiscato da Napoleone, il sito ospitò anche l'importante micologo Ugo Maria Cumino.

L'iniziativa ha già suscitato interesse oltreoceano, dove una nota casa di moda americana ha voluto gli spazi come "location" per ambientare la propria collezione invernale. E il messaggio è di quelli che vale la pena riportare, perché investire in cultura è ancora possibile.

(Unioneonline/v.l.)
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