Nel silenzio delle case di provincia, mentre tutto sembra già scritto e il destino segue binari ereditati da generazioni, c’è chi cuce in segreto la propria ribellione. Melania non ha superpoteri, non ha santi in paradiso, eppure, con ago, filo e una tenacia fatta di sogni, trasforma la sua vita in un’epopea straordinaria. A raccontarla è Carlo Sorgia, autore sensibile e versatile, che nel suo ultimo romanzo “Io sono Melania” regala voce e volto a una donna capace di sfidare il pregiudizio, i limiti di genere e la tirannia delle aspettative.

Siamo in Sardegna, nella cintura discreta di Cagliari. Melania nasce e cresce in un ambiente che soffoca più che proteggere. Una madre austera, un padre amorevole ma impotente e una comunità che guarda con sospetto chi osa uscire dai ranghi. A lei, femmina, è riservato un futuro già impacchettato: dattilografa, moglie, madre. O magari monaca, se proprio vuole sfuggire al matrimonio. Ma Melania non ci sta. La sua rivoluzione è silenziosa e laboriosa: la sera, quando tutti dormono, confeziona abiti. E a ogni punto che cuce, cuce anche un pezzo del suo futuro.

Sorgia racconta tutto questo con una delicatezza che non indulge mai nel sentimentalismo. Il romanzo, costruito come un lungo dialogo tra l’autore e una Melania ormai matura, che dalla sua casa a Torre delle Stelle rilegge (o recita) pagine di diario, è un viaggio nella memoria e nella coscienza. Ogni parola svela non solo l’ascesa professionale della protagonista – da sarta di paese ad astro nascente della moda internazionale, accanto a nomi come Valentino e Versace – ma anche il suo incessante confronto con il ruolo di madre, moglie, donna.

Cuore del libro non è solo il successo, ma il percorso. Le rinunce, i dolori, la perdita, le scelte. Melania non è un’eroina inarrivabile, è una figura profondamente umana, fragile e forte allo stesso tempo. Quando deve scegliere tra la carriera e la famiglia, non cerca scorciatoie. Decide, paga il prezzo, ma non si guarda indietro. E, in questo senso, “Io sono Melania” è anche un inno al coraggio delle donne che ogni giorno ricamano equilibri impossibili tra lavoro e affetti, ambizione e cura, desiderio e responsabilità.

Carlo Sorgia, classe 1949, è autore di diversi libri che abbracciano poesia, narrativa autobiografica, giallo, romanzo storico e fiaba

Ma è forse nei ritratti femminili che raggiunge una delle sue vette più autentiche. Come in precedenti lavori – La danza della vita, Storia di una vita d’amore, Il sangue è solo un liquido? – anche qui l’autore si mette al servizio della storia, con una scrittura limpida e coinvolgente, capace di creare empatia, ma anche di stimolare riflessioni profonde.

“Io sono Melania” è un’opera che racconta una singola vita e al tempo stesso tante. È la storia di chi non si è rassegnato, di chi ha scelto di essere artefice del proprio destino. È il sogno di una bambina di Quartu diventato realtà sulle passerelle di Parigi. Ma soprattutto, è un romanzo che ci ricorda che ogni donna ha dentro di sé la stoffa dei sogni: basta il coraggio di cucirla su misura.

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