Cinque anni di lavori per risistemare pergamene e sigilli di piombo e di cera. E un tesoro di un migliaio di documenti che vanno dal XII al XX secolo, con qualcosa anche antecedente all'anno Mille, riportati all'antico splendore.

È l'imponente lavoro compiuto nell'archivio del seminario arcivescovile di Cagliari, e che è stato presentato oggi alla presenza, fra gli altri, dell'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio e del presidente della Regione Christian Solinas.

Tra le lettere, provenienti per lo più da Roma ma anche dalla Spagna, c'è anche un documento di Camillo Borghese del 1591 che poi diventerà nel 1605 Papa Paolo V.

"Gli argomenti sono svariati - commenta il direttore dell'archivio, don Ferdinando Loddo -: una lettera ad esempio parlava del fatto che gli amministratori dovessero rendere conto dei soldi ricevuti".

Importanti anche le missive dei sovrani: una è siglata da Alfonso di Aragona.

"I sigilli - ha detto - cinque anni fa erano in condizioni pietose. Per intervenire è servita molta cura. Prima abbiamo recuperato i sigilli di piombo, poi ci siamo occupati anche di quelli di ceralacca".

Le pergamene saranno tenute nelle cassettiere a temperatura costante per evitare ulteriori deterioramenti. E presto ci sarà un archivio-biblioteca per ospitare le 800 pergamene.

Con l'occasione l'arcivescovo di Cagliari ha dedicato l'Archivio storico diocesano alla memoria di monsignor Ottorino Pietro Alberti. L'intervento di restauro è stato curato da Luca Becchetti, titolare della ditta Sfragis, docente di sigillografia alla scuola vaticana di diplomatica, archivistica e paleografia.

(Unioneonline/v.l.)
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