Riserva transfrontaliera della Biosfera Nord Sardegna-Bocche di Bonifacio, secondo il Programma MAB dell’Unesco: si è svolto un vertice operativo, qualche giorno fa, a Bonifacio (Corsica), tra i direttori della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio (Jean Michel Culioli), del Parco Nazionale di La Maddalena (Giulio Plastina), quello dell’Asinara (Vittorio Gazale) e dell’AMP di Capo Testa-Punta Falcone (Yuri donno); e ad aprile incontro con i sindaci di Bonifacio, La Maddalena, Porto Torres e Santa Teresa Gallura.

La riunione ha fatto seguito al Protocollo per il riconoscimento della MAB, firmato lo scorso 25 gennaio a La Maddalena. «Abbiamo iniziato a ragionare, a Bonifacio, su quelle che sono le procedure da mettere in campo per proporre la candidatura sardo-corsa, del Nord Sardegna e delle Bocche di Bonifacio, per Riserva della Biosfera», afferma il direttore del Parco di La Maddalena, Giulio Plastina.

«La Corsica da una parte e la Sardegna dall’altra, attraverso le strutture dei parchi e riserve, coordinati dall’Ufficio Ambiente della Corsica e altre dall’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente dall’altra, parallelamente porteranno ai propri governi nazionali di Parigi e Roma, questa istanza».  Ma ciò che preme di sottolineare al direttore Plastina è che, il riconoscimento della MAB transfrontaliera «non porterà ulteriori vincoli». 

La MAB, spiega, «sarà uno spazio di connessioni, di scambi culturali, storici, di attività di buone pratiche, di educazione ambientale, di sviluppo sostenibile del territorio; uno scambio tra scuole dunque, tra operatori, tra esperienze di attività di monitoraggio, studio, ricerca, di valorizzazione». E, una volta riconosciuta, la MAB potrà accedere a finanziamenti Unesco.

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