«Gli Shardana, prima mercenari dei faraoni, poi annoverati dalla fonti antiche tra i Popoli del mare che a cavallo tra XIII e XII sec. a.C. distrussero impero ittita, egizio e regno di Micene, sono i sardi che diedero vita nell'età del Bronzo alla civiltà nuragica». L'affermazione non arriva da elaborazioni svincolate da scienza e metodo. È invece la tesi formulata dall'archeologo Giovanni Ugas, allievo di Giovanni Lilliu e già ricercatore e docente di Preistoria e protostoria sarda all'Università di Cagliari.

Giovanni Ugas
Giovanni Ugas
Giovanni Ugas

Sostenuta a partire dagli anni '90, la soluzione al problema dell'identificazione - che l'affinità del nome ha da sempre suggerito assieme al confronto tra l'iconografia egizia dei guerrieri Shardana e i bronzetti sardi - è formulata dall'autore in un volume poderoso. Intitolato "Shardana e Sardegna" (Della Torre, pp. 1022, € 50), riscrive il passato dell'Isola facendone una straordinaria potenza mediterranea e connotandone le genti come marinare, specialiste nell'arte militare e nell'architettura megalitica. Summa di ricerche decennali, il libro sarà presentato stasera, ore 17, nella sala convegni della Fondazione di Sardegna a Cagliari. Oltre a Giovanni Ugas, interverranno Antonello Cabras, presidente della Fondazione, Giulio Paulis e Raimondo Zucca, rispettivamente ordinari di Glottologia e Storia romana.

Il volume di cui è autore Ugas
Il volume di cui è autore Ugas
Il volume di cui è autore Ugas

L'intervista a Giovanni Ugas, di cui il video allegato anticipa alcuni elementi fondanti della teoria Shardana-Sardi nuragici, si può leggere in maniera completa sull'Unione Sarda in edicola.

© Riproduzione riservata