L’inflazione sale, gli stipendi no e quindi i portafogli si svuotano. Questa potrebbe essere la sintesi della congiuntura economica che stiamo vivendo. Eppure, lo veniamo a sapere dai media, gli investimenti in Borsa aumentano, così come le speculazioni su materie prime e risorse energetiche di ogni tipo. Così come crescono, soprattutto in rete, le proposte per realizzare guadagni sui mercati borsistici in pochi minuti grazie al proprio smartphone. Oppure le offerte di ricette miracolose da parte di presunti guru del settore finanziario, disposti a regalarci – a pagamento, naturalmente – il loro segreto per una facile ricchezza.

Insomma, anche in economia gli avvoltoi non mancano, soprattutto quando le cose non funzionano. Un’altra consapevolezza da acquisire è che in generale noi italiani sappiamo veramente poco di economia e finanza. Certamente tocca prima di tutto a tecnici ed esperti ragionare su come affrontare le questioni economiche. Non per questo noi cittadini dobbiamo disinteressarci della cosa. Crediamo, infatti, che in campo economico si debbano mettere alcuni punti fermi per il futuro. Il primo è comprendere finalmente che l’economia è cosa di tutti come ci ricorda anche l’etimologia della parola che deriva all'unione delle parole greche oikos, "casa" e nomos, "norma" o "legge". Letteralmente economia significa quindi "gestione della casa". E come si gestisce al meglio una casa? Collaborando tutti assieme, prendendosi a cuore la sua gestione. Inoltre, facendo attenzione alle spese e cercando di migliorare il più possibile le condizioni di vita di chi ci abita, senza correre troppi rischi, così da evitare di mettere in pericolo la sopravvivenza della casa stessa e dei suoi abitanti. Insomma, serve quel buon senso che spesso è mancato recentemente se solo guardiamo alle crisi economiche degli ultimi decenni. In economia, però, serve anche cambiare atteggiamento e puntare maggiormente sull’ottimismo.

Ce lo spiega il bel saggio dell’economista Luciano Canova intitolato appunto "Economia dell’ottimismo” (il Saggiatore, 2025, pp. 208, anche e-book). Il volume offre, infatti, un'importante riflessione sull'importanza di una visione piena di fiducia verso il futuro, evidenziando il ruolo cruciale dell’ottimismo e del pensiero positivo nella storia del pensiero economico e la sua rilevanza per il nostro presente e il nostro pianeta.

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Luciano Canova, però, non propone solo un approccio teorico ai temi economici. Offre, prima di tutto, un'analisi pragmatica delle scelte umane e delle loro conseguenze. Infatti, come dimostrano le innovazioni del XX secolo, è soltanto quando ci impegniamo a modificare positivamente la realtà che riusciamo a conseguire miglioramenti duraturi per tutti. Quanto questo sia vero è sotto gli occhi di tutti, secondo Luciano Canova. Osservando il mondo attuale, nonostante le disuguaglianze e le crisi che lo affliggono, si possono comunque notare progressi significativi rispetto a cinquant'anni fa: una drastica riduzione della mortalità infantile, un aumento costante dei tassi di alfabetizzazione e una diminuzione generale della povertà. Canova critica sia il pensiero nostalgico, che tende a idealizzare il passato, sia quello apocalittico, che si concentra su un futuro cupo. Al contrario, ci invita a guardare con fiducia gli strumenti economici attualmente in uso per guidare il mondo verso una maggiore sostenibilità ambientale e pace sociale. Con un approccio che attraversa l'economia, le scienze comportamentali e la psicologia, e attingendo ai pensieri di premi Nobel come Esther Duflo e Amartya Sen, oltre agli studi di Paul Romer e Erik Angner, questo libro ci incoraggia a prendere consapevolmente dei rischi nel nostro piccolo, ad innovare, ad accogliere l'incertezza e a gestire gli imprevisti. Allo stesso tempo, ci avverte di rimanere vigili contro il pericolo di un'eccessiva fiducia in noi stessi e degli inganni cognitivi che ci portano a ignorare i problemi, finché non diventano insormontabili.

In sintesi, quella di Canova è una prospettiva personale e originale che, pur non minimizzando le gravi sfide attuali – a partire dal cambiamento climatico – ribadisce con fermezza che solo riconoscendo questi problemi e guardando avanti con ottimismo potremo individuare soluzioni creative e realmente efficaci. Piangersi addosso serve a poco: tanto vale lanciare il cuore oltre l’ostacolo.

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