Papa Francesco lo aveva detto durante un'omelia: «Quando un bambino piange perché ha fame, le mamme possono pure allattarlo in Chiesa». E l'artista Egle Picozzi prende spunto per un progetto che cullava da tempo: fotografare una donna che allatta in una chiesa della città. Un modo per rendere omaggio e al tempo stesso attualizzare la Madonna del latte , opera consacrata nell'arte con tanti dipinti. Ma per ora è stato possibile realizzare solo un fotomontaggio. La Chiesa sembrava aver negato l'autorizzazione, ma l'artista trentasettenne non si è persa d'animo e ha scritto una lettera a Papa Francesco . E adesso si apre uno spiraglio anche da parte dell'arcivescovo Ignazio Sanna.

IL PROGETTO - "Volevo realizzare un omaggio alla Madonna del latte, rendendo questa icona contemporanea e legata ad un concetto molto alto di libertà - spiega Egle Picozzi - e così ho pensato di ritrarre una donna che allatta in chiesa, il luogo ideale per rappresentare una Madonna del latte: è come riportarla al suo luogo originario".

LE RICHIESTE - L'artista si è rivolta a vari parroci, ma ognuno rimandava all'autorizzazione dell'arcivescovo. "Ho inviato una richiesta all'arcivescovo Sanna - racconta - ma la mia proposta non è stata accolta". E così l'artista decide di rivolgersi direttamente al Santo Padre, spiegando le sue intenzioni in una lettera: "Sono sempre stata affascinata da un tema ricorrente nella storia dell'arte con la Madonna che allatta, un'opera dal carattere intimo e materno che esprime la natura umana e divina insita in Cristo". Egle Picozzi ribadisce che si tratta di uno scatto naturale senza alcuna volgarità che ritrae "un gesto dolce e delicato che da sempre caratterizza la vita". In attesa di un segnale dal Vaticano, l'artista ha realizzato un fotomontaggio esposto in pinacoteca nell'ambito della mostra "The Brig", in occasione del festival Dromos.

Il fotomontaggio con la rivisitazione in chiave moderna della Madonna del latte
Il fotomontaggio con la rivisitazione in chiave moderna della Madonna del latte
Il fotomontaggio con la rivisitazione in chiave moderna della Madonna del latte

L'ARCIVESCOVO - L'arcivescovo Ignazio Sanna intanto chiarisce che è necessario coinvolgere la Commissione diocesana per valutare il progetto. "Forse la fotografa ha interpretato la mia risposta come una negazione dell'autorizzazione, per me personalmente non c'è nessun problema se si volesse realizzare questo progetto". Ma serve appunto il parere della commissione diocesana. Anche don Ignazio Serra, parroco di San Vero Milis, sarebbe felice di accogliere un progetto simile. "Se l'arcivescovo lo autorizza, sono d'accordo - spiega - la nostra Madonna di Spagna è una Madonna del latte. Il gesto dell'allattamento è un gesto d'amore". Anche l'insegnante di storia dell'arte Maria Antonietta Motzo ricorda che il tema della Madonna del latte è frequente nella storia dell'arte: "Ne abbiamo tante testimonianze nell'arte spagnola ma anche in quella italiana - osserva - se il progetto vuole far riflettere e lanciare un messaggio sul ritorno alla naturalità ben venga. Del resto il ruolo dell'arte è anche quello di lanciare provocazioni".

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