Comincerà venerdì 6 settembre il ricco calendario di iniziative organizzate a Uta per i festeggiamenti in onore di Santa Maria, un evento di inestimabile valore non solo per la cittadina, ma per tutta la Sardegna, un connubio di rilevanza civile e religiosa, riconosciuto da un nutrito seguito di fedeli e visitatori che annualmente si radunano per ammirare e partecipare alle solenni celebrazioni.

«Si tratta dei giorni dell’anno più attesi da tutta la comunità utese, ma non solo – spiega il parroco, don Roberto Maccioni - La preparazione è stata lunga e intensa con un novenario molto partecipato, predicato ogni giorno da un sacerdote diverso. Santa Maria di Uta, con il suo santuario romanico e il suo parco, da secoli attrae migliaia di fedeli che qui cercano consolazione e conforto nella sofferenza. Non a caso, da tempo immemorabile, quest’oasi è stata definita la piccola Lourdes».

Venerdì, infatti, terminerà il Novenario, un momento di preghiera e di riflessione proposto dalla parrocchia, e inizieranno anche i festeggiamenti civili, che si fonderanno come in un caleidoscopio con quelli religiosi. Sabato 7 e domenica 8 previste due processioni solenni per le vie del paese con arrivo al santuario di Santa Maria.

I festeggiamenti non si limitano alla dimensione spirituale: dal 6 al 9 settembre il programma è ricco di eventi che abbracciano l’intero spettro della cultura popolare. Si segnalano, tra gli altri eventi, il concerto – nella serata di domenica, dopo lo spettacolo pirotecnico – di Nina Zilli e l’intervento del "sindaco di Scraffingiu" Alessandro Pili nella serata di lunedì 9 settembre dopo le 21.

«Santa Maria di Uta è uno dei momenti dell’anno più attesi dalla nostra popolazione – sottolinea Nicola Sanniu, Presidente del Comitato Santa Maria 2024 - e richiede la responsabilità di mantenere vivi i valori di una tradizione che ha sempre coinvolto tutta la cittadinanza».

(Unioneonline)

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