Un nuovo prestigioso riconoscimento per l’Università di Cagliari: è stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'ateneo sardo, il primo "Premio innovazione 2017" messo in palio dall'azienda Leonardo per la categoria studenti e neolaureati.

Il progetto propone in particolare l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte, operazione utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità.

"La tecnica utilizzata - si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti".

Gionathan Desogus
Gionathan Desogus
Gionathan Desogus

"Nel mio lavoro di tesi - spiega il dottor Desogus, classe '93 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il professor Chiriu siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria".

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.

Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all'interno del business aziendale di Leonardo: l'image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all'interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo, fra le prime dieci società al mondo nell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza.

(Redazione Online/v.l.)
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