Lo scrittore taiwanese Yang Mu, considerato uno dei maggiori poeti contemporanei in lingua cinese, autore di versi che combinano l'eleganza aggraziata e raffinata della poesia classica cinese con gli elementi della cultura occidentale, è morto ieri in un ospedale di Taipei all'età di 79 anni.

Negli ultimi mesi il poeta, saggista e critico letterario aveva sofferto di problemi respiratori e cardiaci ed era stato ricoverato una settimana fa nel reparto di terapia intensiva del Cathay General Hospital. Dopo aver insegnato per 30 anni nelle università americane, nel 1995 Yang Mu era tornato a Taipei dedicandosi solo alla poesia.

Nato a Hualien il 6 settembre 1940, pseudonimo di Wang Ching-hsien, nel 2013 è stato il primo poeta e il primo taiwanese a vincere il Premio Newman per la letteratura cinese.

La sua poesia, anche grazie agli studi negli Stati Uniti, all'Università di Berkeley, fonde lo stile classico cinese con i temi occidentali. Autore di numerosi libri di versi, in Italia una selezione delle sue poesie scritte tra il 1958 e il 2012 sono state raccolte nel volume "Sono venuto dal mare" (Castelvecchi editore, 2017).

La poesia di Yang Mu mostra, nel suo sviluppo, un'estrema varietà tematica ed espressiva, che attinge alla profonda conoscenza della tradizione lirica cinese, unita alla frequentazione, come studioso e insegnante, della poe­sia occidentale, con una particolare attenzione ai romantici e ai moderni.

L'opera di Yang Mu rappresenta anche la ricerca di un umanesimo totale grazie al quale Oriente e Occidente possono incontrarsi e riconoscersi sul terreno comune della lingua poetica.

(Unioneonline)
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