Fumettista, pittore e disegnatore, Andrea Pazienza muore il 16 giugno del 1988 a Montepulciano. Zanardi e Pentothal sono stati i suoi personaggi più rappresentativi e l’espressione della sua arte.

Nato a San Benedetto del Tronto il 23 maggio 1956, si appassiona ai fumetti anche grazie all’amicizia con Tanino Liberatore. Dal 1973 inizia ad esporre i propri lavori in mostre collettive e individuali. È la contestazione del Movimento del 1977 il contesto in cui crea “Le straordinarie avventure di Pentothal”, una sorta di inno alla giovinezza. Nel 1980 è invece la volta del mensile “Frigidaire” dove per la prima volta compare Zanardi.

Non solo fumetti, però, anche copertine di dischi, poster, scenografie e manifesti cinematografici fanno parte della produzione di Pazienza. E si è dedicato inoltre all’insegnamento e alla pittura.

In un periodo della sua vita è caduto nella dipendenza dall’eroina, non facendone mistero ma, anzi, parlando apertamente della “fama” che si era “guadagnato”, quella di “tossico”.

Morirà improvvisamente nella sua casa di Montepulciano.

(Unioneonline/s.s.)

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