#AccaddeOggi: 15 agosto 1936, la morte di Grazia Deledda
La scrittrice nuorese, Nobel per la Letteratura, portata via da un tumore al seno all’età di 65 anni(Ansa)
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Il 15 agosto del 1936 moriva a Roma Grazia Deledda, la scrittrice nuorese prima italiana e seconda donna al mondo a vincere, nel 1926, il Premio Nobel per la Letteratura.
Nata a Nuoro nel 1871, quarta di sette figli di una famiglia benestante, viene educata dalla mamma Francesca Cambosu, donna di severi costumi e dedita alla casa.
Per rispondere alle sue aspirazioni ha dovuto travalicare la piccola e chiusa società patriarcale di Nuoro, in cui la donna era destinata alla cura della casa e dei figli. Importante per la formazione letteraria nei primi anni della sua carriera da scrittrice, fu l'amicizia con lo scrittore, archivista e storico dilettante sassarese Enrico Costa.
Inizia a fine '800 con alcuni racconti e con il saggio a puntate "Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna".
Nel 1899 si trasferisce a Cagliari, dove conosce e sposa Palmiro Madesani, funzionario del ministero delle Finanze. È lui a lasciare il lavoro per dedicarsi all'attività di agente letterario della moglie. Una scelta rivoluzionaria, per l’epoca.
Nel 1903 Elias Portolu la conferma come scrittrice e la avvia ad una fortunata serie di romanzi e opere teatrali, come Cenere, L'edera, Sino al confine, Colombi e sparvieri, Canne al vento, Il Dio dei venti.
Nel 1926 la consacrazione del Nobel, è un tumore al seno a portarla alla morte dieci anni dopo.
Le spoglie inizialmente trovano sepoltura al Verano a Roma, poi vengono trasferite a Nuoro su richiesta della famiglia. La sua casa nuorese è oggi adibita a museo.
(Unioneonline/L)