Cucinare e degustare imparando le ricette tipiche di Seulo. Dai salumi ai formaggi, passando per i culurgionis e le altre specialità, dall’8 al 17 dicembre nel centro barbaricino torna la seconda edizione di “Procargius”, l’appuntamento dedicato interamente al maiale.

Convegni, laboratori gastronomici esperienziali, con un fuoco sempre acceso, per 10 giorni di attività alla riscoperta delle antiche tecniche di lavorazione della carne, in particolare quella del maiale allevato allo stato brado e non solo.

«Più o meno la formula è quella dell’anno scorso - spiega Fabio Puddu - Ci saranno però più laboratori, più partecipazione. Procargius è incentrato sull’allevamento del maiale semi brado, una risorsa delle nostre montagne prima della peste suina e adesso sta tornando a esserlo con diverse aziende suinicole. Tuttavia nella rassegna c’è una parte dedicata anche agli altri lavori della montagna, soprattutto al settore enogastronomico e all’artigianato. L’edizione dello scorso anno, nonostante il tempo, è andata abbastanza bene. Quest’anno ci aspettiamo più partecipazione».

L'obiettivo dell'iniziativa è di promuovere la storia, la tradizione e la qualità dell'allevamento suino brado facendo conoscere ai partecipanti le carni e i prodotti confezionati in una grande vetrina dove si può lavorare, cucinare e assaggiare le specialità locali.

A scaldare l’evento per dieci giorni ci sarà un grande braciere sempre acceso dove i visitatori potranno anche cucinare la loro carne. Non mancheranno gli stand espositivi degli artigiani locali che mettono in vendita i loro prodotti. Faranno da sfondo gli eventi collaterali, tra concerti, musica e balli popolari.
A chiudere l’evento sarà la “cucina dei centenari", in collaborazione con gli chef Maria Carta di Is Femminas e Davide Bonu di Impasto. Infine la presentazione del progetto di ricerca “Epigenos@Seulo. La dieta del Microbiota”.

Acquistando il biglietto di ingresso (costo 10 euro) si accede all’area “Procargius” dove inizia il tour esperienziale tra gli spazi espositivi e di degustazione. All’ingresso viene consegnata una tovaglia con bicchiere, piatto e posate. Il visitatore potrà comporre il proprio spuntino ed eventualmente far cuocere la carne nella zona adibita agli arrosti, in un grande braciere al centro dell'area Procargius.

(Unioneonline/D)

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