Non visite ma avventure, viaggi in un museo interattivo e non convenzionale che vuole andare oltre la divulgazione scientifica diventando luogo di riflessione, arricchimento culturale e osservazione da nuovi punti di vista.

Il MiniMù, museo del Microcosmo che verrà inaugurato il 3 marzo a Casa Saddi, la storica abitazione campidanese nel cuore di Pirri, è solo all'apparenza un museo delle scienze naturali: in realtà si tratta di un laboratorio multidisciplinare dove si incontrano scienze naturali, arte, teatro, letteratura e gioco. Un'unione che genera un centro culturale unico nel territorio, dove lo scambio e l’incontro di varie realtà sarà, per grandi e piccini, all’ordine di ogni giorno. Il progetto del MiniMù è ideato e coordinato da Punti di Vista, associazione culturale fondata a Cagliari e legata ai temi dell'ecologia, cittadinanza attiva e intercultura. «Più che di un museo di scienze naturali si tratta di un teatro scientifico» spiega Mara Lasi, presidente dell'associazione. «Partendo dalla nostra passione per la materia abbiamo voluto superare le barriere che ci sono tra il mondo scientifico e quello umanistico dimostrando invece che tutto è un continuum: è impossibile parlare di scienze naturali senza parlare di arte, di letteratura o musica».

Nato nel 2015 in versione itinerante, oggi il Minimù trova una sede grazie alla collaborazione con l'associazione Casa Saddi, casa-museo che già contiene al suo interno l'esposizione di una collezione medico-scientifica dal secondo dopoguerra in poi, appartenute al medico Annibale Saddi. «Vogliamo portare avanti l’amore per la ricerca e la scienza trasmessi da Annibale - aggiunge Lasi - a partire dal racconto verosimile di Isidora, personaggio misterioso che abitava in qualità di governante la casa e che dentro l'armadio custodiva il frutto della sua segreta passione: reperti trovati in natura e musealizzati poi nella sua stanza». Microscopi attraverso i quali conoscere ciò che di più piccolo abita al mondo, reperti botanici, minerali, collezioni di semi ma anche di feci animali e uova: avendo in gran parte una natura biodegradabile, il museo sarà in continua trasformazione ma ciò che resterà sarà la possibilità di interagire con le esposizioni e la parallela fruizione di eventi culturali quali mostre fotografiche o esibizioni musicali.

Nel MiniMù ogni stanza è un'opportunità: ascoltare i rumori del bosco o prendere ispirazione dalle geometrie della natura per disegnare, la conoscenza passa per l'interazione e soprattutto, è inclusiva: ci sono i testi in braille e i materiali tattili utili a conoscere col tatto. «L'intenzione è rendere il museo il più inclusivo possibile», aggiunge Lasi. L'inaugurazione (dalle ore 17) prevede la visita animata al Minimù, mostra fotografica a cura di Alessandro Spiga, mostra sonora di Cesare Brizio e infine, una tavola rotonda sulle esplorazioni sonore e visive con l'antropologa Rosalba Floris, il naturista, botanico e coordinatore dell'Orto Botanico di Cagliari Gianluca Iiriti, la docente dell'Istituto Comprensivo Pirri 1-2 Elisabetta Veglio e Mauro Argiolas dal Museo di Zoologia di Unica. L'ingresso è libero e la conoscenza, pure.

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