A Ittiri rinasce il Teatro Comunale, inaugurazione il 3 dicembre
Su il sipario, apre Luca Cupani direttamente da ZeligPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sarà lo spettacolo “Buono come il porridge” di Luca Cupani, in arrivo direttamente da Zelig su Canale 5, a inaugurare, il 3 dicembre, la stagione culturale del Teatro Comunale di Ittiri che si prepara a una svolta storica.
«Abbiamo fatto un investimento importante sia per quanto riguarda l’adeguamento dell’impianto sia per quanto concerne la programmazione, con la volontà di affidarla a professionisti – ha dichiarato il sindaco, Antonio Sau -. Il teatro finora è sempre stato utilizzato solo occasionalmente per manifestazioni ed eventi istituzionali. La novità sta nella possibilità di pianificare un’intera stagione di spettacoli teatrali, cinematografici e artistici, e condurre la comunità verso un divertimento sano che non passa più soltanto attraverso la tradizionale offerta sportiva e associativa, per le quali il Comune ha già fatto importanti investimenti, ma anche attraverso la crescita culturale».
Nel budget sono stati stanziati i fondi per la riqualificazione della struttura, che si è impreziosita di un sipario, di un proiettore e di uno schermo per cinema, di un service, di un efficiente impianto acustico e di tutte le attrezzature necessarie per una fruizione di tipo professionale. Gli ambienti, a partire dall’ingresso, sono stati trasformati in una sala teatrale a tutti gli effetti, grazie all’opera dell’artista visuale Marcello Scalas.
Fino a maggio 2023 è in arrivo un ricco calendario di eventi grazie alla gestione affidata a Mab Teatro di Sassari sotto la direzione artistica di Daniele Monachella.
»L’obiettivo – ha ribadito Daniele Monachella – è quello di offrire alla collettività di Ittiri e al territorio del Coros la possibilità di beneficiare dell’offerta culturale che il mercato produce attraverso il teatro, la musica, lo spettacolo dal vivo e le sue trasversalità».
Ma c’è un altro obiettivo ancora più ambizioso. Come ha spiegato l’assessore comunale della Cultura, Baingio Cuccu: «È quello di porre il Teatro al centro di un polo culturale, assieme al Museo D’arte contemporanea Liliana Cano, a fianco del quale sorgerà il Museo del territorio del Coros abbracciando i settori ambientale, etnografico e storico-archeologico, e quindi la Biblioteca Francescana, nei cui locali sarà inserita la Biblioteca comunale. Un importante tassello di quel che noi avevamo immaginato come città culturale».