L'esposizione "Pinocchio & Friends (Doveva essere un fotoromanzo)" riaprirà sabato 6 marzo, dopo un secondo stop imposto dall'emergenza pandemia e sarà visitabile (in via Municipio) sino al prossimo 28 marzo.

Un’occasione per i bambini e le famiglie per visitarla in sicurezza e magari approfittarne anche per aggirarsi nei vicoli e nelle vie suggestive di Baradili, il paese più piccolo della Sardegna, che ha sempre tanto altro da raccontare ed è pronto a stupire tutti con la sua semplicità, la sua essenzialità, ma anche il suo decoro e il suo calore, assieme ai suoi abitanti.

L’iniziativa della riapertura della mostra è sempre dell’amministrazione comunale e della società di servizi culturali "Nur" di Ales, che ha curato la gestione della personale di Coni con l’allestimento di Mauro Podda.

È una delle favole da sempre più amata dai bambini. Una favola che grazie all’arte, all’estro e alla fantasia di Federico Maestrodascia Coni, artigiano e artista del legno di Ales, da quasi due anni si è materializzata in una mostra di 53 opere nel Montegranatico di Baradili.

I maestri ispiratori dell’artista alerese in questa sua mostra sono Eugenio Tavolara e Benito Jacovitti. Maestri che motivano Coni a far rivivere i 53 personaggi del mondo del famoso burattino "con attenzione filologica, ma con altrettanta originalità", ha spiegato Giuseppe Manias, della società Nur, "ad esempio Pinocchio nella bocca di un grande pesce è in quella di un pesce-cane come scritto nel libro di Collodi non in quella di una balena come da neo-tradizione disneyana. L'attenzione con cui costruisce i personaggi collodiani ci svela che l'artista entra nella loro anima e così interpretandoli ci mostra il Pinocchio 'suo' ma non per forza 'traditore' dell’originale". Manias ha aggiunto: "Nel mondo di Maestrodascia si alternano tutti i personaggi collodiani, dai protagonisti Mangiafoco a personaggi minori ma non meno importanti come il pescatore verde".
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