“Cara Unione,

sono una madre single e scrivo per raccontare la mia storia.

Nel 2017, allora 17enne, denunciai il mio ex compagno per stalking e violenza, e nel 2018 fu messa fine al guardarmi le spalle quando uscivo da casa.

Purtroppo lo stalking non finì e ancora oggi ricevo lettere con minacce, lettere intrise di sangue, garze insanguinate. Purtroppo più che denunciare non si può fare e sono costretta a subire questa continua violenza psicologica.

Nelle lettere il mio ex compagno cerca la figlia, ma leggendolo si intuisce che sono rivolte a me. Ho davvero paura per il mio futuro, per la mia crescita e la crescita di mia figlia. Ho persino paura di continuare al lavoro perché mi domando: ‘Se si sapesse di questa cosa perderei il posto di lavoro?’

Quando si inizia a percorrere questo buco nero sembra che non ci sia fine, e a 22 anni è così difficile vivere tutto ciò pur sapendo di non essere fortunatamente sola ad affrontare questo percorso.

Spero che la mia storia possa destare maggiore attenzione sul fenomeno: perché a 22 anni, nel 2022, non dovrebbero esistere questi incubi”.

Lettera firmata(*)

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