“Cara Unione,

di seguito il resoconto di questa giornata al porto di Olbia, dove è saltata la partenza del traghetto Nuraghes di Moby.
Ci siamo presentati all'imbarco alle 9.40 circa e ci siamo messi in fila per salire sul traghetto. Intorno alle 10.15 si sentono le prime voci di un posticipo della partenza alle 22.30, confermato dopo poco dagli addetti portuali. Inizialmente sembra che arriverà un traghetto sostitutivo alle 22.30 poi alle 11.22 arriva il seguente messaggio dalla Moby: ‘Causa problema tecnico subirà ritardo imprecisato. Seguiranno aggiornamenti tra 60 minuti’.

Riusciamo ad uscire dal porto e andare a mangiare qualcosa a Olbia; alle 12.20 arriva l'ultimo messaggio di Moby: ‘Causa forza maggiore la partenza OLB-LIV 27.08 h 11.00 è stata annullata. Per rinuncia rimborso totale. Alternativa partenza notturna OLB-LIV o OLB-GEN o OLB-CIV senza cabina previa disponibilità’.

Chiamiamo immediatamente il numero di telefono indicato sul messaggio senza riuscire a parlare con nessuno (li ho chiamati 41 volte). Corriamo alla biglietteria Moby ma c'erano almeno 300 persone in fila; abbiamo quindi deciso di chiamare la Grimaldi e abbiamo fatto un nuovo biglietto per partire stasera alle 22.30 al costo di €333,00. Quando ci siamo presentati alla biglietteria Moby per informarci sul rimborso (h 17.30 circa) ci hanno detto che ci sarebbe stata la possibilità di imbarcarsi stasera alle 22 ma ormai avevamo già prenotato con Grimaldi, come altre persone che non potevano rischiare di restare a terra: nel secondo e ultimo messaggio era evidente che il nostro imbarco dipendeva dalla disponibilità dei posti e siamo in altissima stagione!
Adesso abbiamo letto su internet che sono mesi che questa nave dà problemi a causa di una falla nello scafo… è incredibile che continuino a farla viaggiare con passeggeri a bordo!
A causa di questo disservizio della Moby molti passeggeri imprecavano contro la Sardegna: sarebbe il caso di sottolineare che la nostra Isola non è responsabile per questa orribile giornata...
Grazie per l'attenzione”.
Sara M.Casu

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