"Cara Unione,

sono Emanuele, un padre di famiglia di 35 anni, e scrivo per condividere con tutti voi la mia esperienza con questo 'maledetto' Covid-19.

Dal 2 novembre è iniziata la mia quarantena, da quando sono comparsi i primi sintomi: febbre insistente anche fino a 38,5, dolori muscolari allucinanti (mai provati in vita mia e non sto esagerando) ma soprattutto una debolezza, spossatezza da non riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto per andare in bagno.

Chi dice che è un'influenza normale sbaglia: quella la superi solitamente in massimo 4-5 giorni nei casi più pesanti, invece io la febbre l'ho avuta sino a ieri.

Anche gusto e olfatto hanno deciso di abbandonarmi quasi subito, e al momento non sono ancora tornati. E poi mal di testa incessante, e in più la tosse. Non ho ancora fatto il nuovo tampone perché sono certo darebbe esito positivo.

In tutto ciò vivo recluso in camera, nel timore di contagiare mia moglie e le nostre due figlie, che mi passano cibo, acqua e medicine dalla porta.

Ho voluto condividere questa esperienza che comunque giudico "soft" con il Covid-19 (se penso a tutte quelle persone ricoverate posso dire solamente che sono stato veramente fortunato) perché sia da monito a tutti, giovani e adulti: credetemi, non è una semplice influenza.

Un pensiero va anche a tutte quelle persone che purtroppo si trovano lontane da tutto e da tutti a combattere questo 'mostro', così come a infermieri e personale sanitario che in prima linea stanno combattendo questa pandemia e a cui va tutta la mia più sincera gratitudine".

Emanuele - Cagliari

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