“Cara Unione,

sono un triestino che sì è trasferito a Cagliari da tre anni, per affetti personali.

Mi permetto di portare degli esempi virtuosi che ho verificato qui, in loco.

Sono note, così come in altre realtà regionali, le problematiche del sistema sanitario nazionale e regionale e vorrei evitare qualsiasi polemica in merito.

Voglio però portare il mio esempio, nella scelta del medico di base. Non ne ho mai trovato uno (in questo caso una) così attento, professionale e competente sia per il sottoscritto ma soprattutto per mia madre ottuagenaria, nelle mie precedenti esperienze triestine. Lo stesso dicasi per altri professionisti (reumatologa e podologa per mia madre) in campo medico.

In termini di raccolta differenziata, con tutte le difficoltà del caso inevitabili per una macchina così complessa, la raccolta a domicilio nel centro storico sarebbe impensabile a Trieste ed è lontana anni luce dall’essere messa in atto.

In termini di servizi, ho trovato grande professionalità in una palestra del centro di Cagliari che ho iniziato a frequentare, anche in questo caso a livelli più alti di Trieste.

Lo stesso dicasi, mediamente, per la cortesia e professionalità riscontrata negli esercizi commerciali (abbigliamento, farmacie e servizi) frequentati.

Ve lo dico perché provengo da una città di origine austriaca in cui, sulla carta e per “luoghi comuni”, tutto dovrebbe procedere come un orologio svizzero.

Siate orgogliosi di ciò che avete in termini di bellezze paesaggistiche, ben note, ma siate altresì consapevoli delle capacità professionali ed imprenditoriali che mettete in campo.

Siate capaci di superare i luoghi comuni e non “arrabbiatevi” con chi, per mera ignoranza, vi giudica dal Continente perché è venuto un paio di settimane in vacanza e pensa di aver capito tutto.

Bisogna convivere con il qualunquismo spiccio, questo ahimè in tutti i territori, di parte delle persone e cercare di “accompagnarli” nel fargli capire che devono adottare un altro punto di vista per smarcarsi dagli atavici e ridondanti luoghi comuni.

Siate fieri di ciò che siete e siate pronti al cambiamento, anche se ciò comporta una notevole dose di pazienza e comprensione.

Sas disgratias si afferrant cum sa fortalesa, et si binchent cum sa patientia”.

Marco Stenni

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