“Vaccinato in Russia con Sputnik, e ora non posso tornare a Carloforte”
“Io e mia moglie siamo vaccinati con Sputnik e vogliamo fare rientro al mio domicilio in Italia a Carloforte, ma la nuova legge italiana ci impedisce di prendere traghetti senza vaccini riconosciuti dall’Ue”
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“Cara Unione,
sono un cittadino italiano, attualmente in Russia con permesso di soggiorno. Io e mia moglie siamo vaccinati con vaccino Sputnik e vogliamo fare rientro al mio domicilio in Italia a Carloforte, isola della Sardegna.
Secondo le leggi vigenti non è possibile impedire ad un cittadino italiano e a sua moglie il rientro al proprio domicilio, ma il decreto che prevede il green pass rafforzato permette l'arrivo in Italia con un volo internazionale presentando un test molecolare negativo all'imbarco, ma poi impedisce di raggiungere il domicilio vietando l'utilizzo di ulteriori trasporti pubblici interregionali, regionali e locali e vivendo su un'isola è necessario l'utilizzo di un aereo o traghetto per la Sardegna più un ulteriore traghetto per arrivare a Carloforte, in quanto il vaccino Sputnik non viene riconosciuto dall'Europa.
Anche il Consolato di San Pietroburgo ha confermato l'evidente contraddizione tra il decreto che prevede il green pass rafforzato e il rientro al proprio domicilio e credo che sia ovvio che i cittadini italiani all'estero regolarmente vaccinati non possano essere vittime di giochini di potere, capricci e dispetti tra Unione Europea, Russia, Stati Uniti e e altre entità politiche.
Molte le chiamate che ho effettuato in merito ai vari uffici ministeriali (Esteri e Salute) senza ad oggi ricevere alcuna risposta e, ironia della sorte, con attese anche di un'ora ovviamente a pagamento.
In conclusione, agli italiani attualmente in Russia, privi di un vaccino riconosciuto dall'Europa e che non risiedono in prossimità di uno dei principali aeroporti italiani, è molto probabile che venga impedito il rientro nel proprio domicilio o residenza. Mi chiedo come una cosa del egenre possa essere possibile.
Cordiali saluti”.
Domenico Gattuso
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