«Cara Unione,

questa mattina sono andato a firmare alla stazione di polizia di Luras. Una cosa che devo fare, ogni giorno, dopo essere uscito dal carcere.

Quello che succede, purtroppo di domenica, è che non trovo nessun mezzo per fare avanti e indietro da Tempio, dove al momento risiedo. E quindi quello cui sono costretto è andare avanti e indietro a piedi, 17 km ad andare e 17 a tornare.

Mi chiedo se sia giusto, al di là degli errori commessi, che persone come me vengano abbandonate a se stesse, una volta uscite dal carcere. Al momento non ho lavoro, nessun aiuto, non so nemmeno se nei prossimi giorni avrò il denaro per pagarmi i mezzi, sempre ci saranno viste anche le festività in arrivo, per fare avanti e indietro dalla stazione di polizia per firmare. 

Chi si trova nella mia condizione sta scontando il proprio debito con la giustizia e ha voglia di riprendere in mano la propria vita: non lasciateci soli.

Grazie dell’attenzione».

Lettera firmata*

(*le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata