“Cara Unione,

il 16 marzo scorso ho trascorso una serata al pronto soccorso del Brotzu: 37 persone in attesa, un arresto cardiaco in corso, si dice che abbiano trovato anche un positivo. Tempo stimato per essere visitata, le 4 del mattino se sarò fortunata (così dice l'infermiera).

Ma il punto non è questo, o non è solo questo il punto. Il punto è una guardia giurata che con tono pacato gestisce la sala e gli accompagnatori all'esterno, ammassati ad aspettare, il punto è una giovane infermiera che con gentilezza accoglie, registra, soccorre e trova anche il tempo di scherzare con me, mentre mi registra. Le dico:" ‘Vi ammiro!. E mi risponde: ‘Guarda come lavoriamo’.

Il punto è anche un'infermiera più ‘anziana’ che impugna il telefono, risponde a tono e dice: ‘Guarda che alla 5 c'è un arresto cardiaco!’ e va via col passo veloce. Il punto è un'altra infermiera o dottoressa che si scusa con la sala per essere solo ‘pediatrica’ e non poter assistere altri pazienti.

I ragazzi delle ambulanze aspettano le chiamate vicini alle macchinette del caffè, e se sfortunatamente partono, qui aspettiamo sino a dopodomani.  

Qui tutti si adoperano oltre le loro possibilità, tutti aspettano pazientemente il loro turno. 

Una signora attende dalle 14. Io mi sono data il limite alle 00:30, poi mi terrò i dolori e pagherò una visita e le lastre in privato. Il collare me lo compro da me. 

Ma il punto è: chi non ha disponibilità economica, ad esempio famiglie monoreddito o monogenitoriali, pensionati , anziani, disoccupati… Le fasce fragili della popolazione, insomma, che devono fare? E questi lavoratori quasi epici … Devono davvero lavorare così, nel 2022?

Avete presente i tagli alla sanità? Quelli che non indignano più nessuno, quelli che passano inosservati e inascoltati. Ecco, sono tutti qua … in una ragazza che invoca in lacrime una barella per il padre anziano che non può stare seduto e una guardia giurata che scappa da qualche parte a cercare le uniche due infermiere: l'infermiera pediatrica si scusa ancora, la giovane infermiera accorre premurosa.

Assistiamo a tagli per settori essenziali e parcelle stratosferiche a consulenti della Regione dagli incarichi multipli e dalla dubbia utilità. La sanità allo sfascio e incrementi di spesa in altri settori che destano più di una perplessità. 

Un po' di sana indignazione da parte di tutti noi, palesata a dovere, non farebbe male a nessuno”. 

E. S. – Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata