Una lettrice: "Perché morire di morbillo a sette anni?"
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Pubblichiamo oggi la riflessione di una mamma di Selargius circa la morte di un bimbo leucemico di sette anni a seguito delle complicanze del morbillo trasmessogli dai fratelli, non vaccinati.
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"Gentile redazione,
leggo oggi, non senza dolore, sulle vostre colonne così come su quelle di buona parte della stampa nazionale, della notizia del bimbo leucemico di sette anni morto a Monza a seguito delle conseguenze di un morbillo trasmessogli dai fratelli, non vaccinati.
Da madre, non mi sento di giudicare l’operato dei genitori: ci possono essere mille motivi, che a noi non è dato di sapere, per cui la famiglia ha scelto di non vaccinarli.
Quello che tuttavia penso, è che se si fosse fatta nel recente passato prevenzione a livello massivo, come oggi il supercriticato Ministro Lorenzin ha imposto, magari questa tragedia non si sarebbe consumata.
Penso che ciascun genitore sia libero di scegliere ciò che è meglio per la salute dei propri figli, ma questo nel rispetto di ciò che è giusto per il bene dell’intera società.
Da parte mia, ho fatto vaccinare i miei due figli anche a ciò che non era strettamente richiesto dalla legge, ma che era consigliato dai medici: credo che ciascuno di noi dovrebbe mostrare una maggiore modestia, fidandosi un po’ più degli esperti e un po’ meno delle credenze che si alimentano, spesso, sul web. Perché un domani, quanto accaduto al piccolo di Monza potrebbe capitare ai nostri figli".
Un cordiale saluto,
Una mamma di Selargius
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