«Cara Unione,

sono un'impiegata pendolare che ogni giorno viaggia da Elmas/Decimo in direzione Oristano con il treno delle ore 6:41.

La mia denuncia è rivolta agli ormai reiterati ritardi dei treni, specialmente nella tratta indicata, per un viaggio che sta diventando ogni giorno un'incognita, sia all'andata che al rientro, causando non solo incontrollati ritardi al lavoro che poi dovremmo recuperare, ma problemi nell'organizzazione generale della giornata dal momento che ignoro e ignoriamo anche a che ora faremo rientro.

Nel solo mese di settembre si sono registrati diversi ritardi di oltre due ore, senza contare gli altri che variano dai 10 ai 15 minuti.

Inutile dire che oltre al disagio creato non esista alcuna tutela poiché gli indennizzi per chi paga l'abbonamento (che ricordo si aggira attorno al centinaio di euro), sono previsti per un ritardo cumulativo di tot ore e la burocrazia per richiederli ti fa sfiancare più del viaggio.

Per non parlare dei mezzi impiegati: deficitari e con pochi vagoni quelli per Oristano e sicuramente non adatti al numero di lavoratori e studenti che si servono dello stesso treno, ma incredibilmente puntuali, dotati di tanti vagoni (vuoti) e più "moderni" quelli delle 6:24 tratta Cagliari/Iglesias, che sicuramente non raccoglieranno poi così tanti pendolari per le diverse stazioni di transito.

Sarebbe auspicabile capire se e come l'assessore ai Trasporti RAS, i preposti, o chi per loro, si stiano attivando per risolvere quelli che, dovendo essere guasti o inconvenienti eccezionali, stanno diventando una normale costante».

A.C.

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