“Cara Unione,

la lettera su Torre dei Corsari pubblicata nelle scorse settimane sulle vostre pagine, mi spinge a qualche doveroso commento da parte di un ‘continentale’ che frequenta questa bella località da più di quarantanni.

L'articolo denuncia l'evidente degrado di Torre, ma lo fa esclusivamente con l'occhio dei proprietari che sono principalmente residenti delle zone limitrofe.

Si dimentica che se aspiriamo ad un rilancio reale dobbiamo necessariamente parlare di turismo, che significa attirare non solo continentali ma anche stranieri.

Le lamentele puntano sulla distribuzione dei sacchetti, sui giochi per i bambini, che hanno già la spiaggia, sulle strade, sulle tasse.

Vorrei aggiungere qualche proposta critica su qualche cosa di turistico.

A Torre c’è una zona sportiva con tre campi da tennis. Totalmente abbandonata.

A Porto Palma c'è un porticciolo turistico per 50 e più imbarcazioni. Insabbiato e abbandonato.

Esisteva, ma ora inutilizzabile, un piccolo galoppatoio.

Ed infine, ma non in ultimo, è stata da poco completata l’installazione, sotto le strade, della ‘fibra ottica’.

Questo fatto rappresenta una formidabile opportunità di sviluppo. Collega con il mondo e potrebbe attirare a Torre artisti, pittori, scultori da ogni paese.

Non pensiamo a crescite immobiliari, ma ad un polo tecnologico culturale. Pensiamo allo scrittore che scrive i suoi libri e nel weekend organizza corsi di scrittura. Al pittore che insegna a dipingere o allo scultore.

Torre diventerebbe interessante tutto l'anno anche per i proprietari che vivono nei dintorni, ma che vengono solo per i bagni al mare.

Certo sia  il Comune che le associazioni di commercianti e proprietari devono essere parti costruttive.

Utopia? Chissà”.

L.C.

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