"Cara Unione,

scrivo per mettere in guardia tutti i vostri lettori su di una truffa che sta ormai diventando sempre più frequente e preoccupante.

In azione dei veri e propri sciacalli che telefonano a casa, generalmente di anziani, spacciandosi per parenti. È capitato anche a mia madre. "Zia, aiuto - ha sentito dall'altra parte del telefono, con una voce concitata e rotta dal pianto - sono in ospedale, mi hanno diagnosticato il Covid. Dobbiamo vederci, devi aiutarmi".

In questi casi, anche se la vittima in un primo momento non cade nel tranello e riattacca la telefonata, come successo a mia madre, trattandosi di linea telefonica fissa la chiamata non si interrompe e consente al truffatore che, nel frattempo, è rimasto in linea dall’altra parte, di fingersi operatore delle forze dell’ordine e di rispondere alla successiva chiamata della vittima al 112, dicendo che magari si presenterà a casa per la denuncia con conseguenze davvero pericolose per le vittime. A mia mamma è stato chiesto: 'È a casa da sola? Eventualmente arriviamo subito'.

Quello che mi hanno spiegato, dunque, è che in questi casi è importante chiamare immediatamente il 112 per mettersi in contatto con le forze dell’ordine, ma farlo, se è possibile, con un telefono cellulare in modo tale da evitare di trovarsi a parlare con gli stessi truffatori ed essere nuovamente raggirati.

Grazie per l'attenzione, e per diffondere questo importante messaggio".

Lettera firmata*

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