"Sant'Elia: quartiere solidale e bellissimo quadro, con una cornice un po' scadente"
La riflessione di una lettrice sul popolare quartiere cagliaritano"Cara Unione,
in quanto abitante di un quartiere scomodo secondo alcuni, Sant'Elia, ritengo di dover scrivere, a cuore aperto, questa lettera.
In molti, troppe volte, ci hanno definito contenitore marginale di spazzatura, fabbrica e mercato della droga, ma in pochi, invece, hanno raccontato di un popolo solidale.
Un popolo che va oltre l'etichetta che da sempre ci viene cucita addosso, e che è formato anche da molti padri di famiglia onesti che, ogni giorno, buttano le reti a mare e portano il pescato nei migliori ristoranti della città.
Un popolo formato anche da molti che, ogni giorno, nell'emergenza del coronavirus si sono resi disponibili a portare a casa agli anziani le buste della spesa. Che hanno saputo rimboccarsi le maniche e continuare, laddove possibile, ad aiutare nell'interesse di tutti.
Vedo ogni giorno, con i miei occhi, madri che vanno a fare la spesa per conto di chi non può uscire, giovani che portano medicinali a chi ne ha necessità.
E allora, almeno per una volta, dipingiamo questo quartiere come davvero merita: un bellissimo quadro, forse con una cornice un po' scadente".
Lettera firmata*
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