«Cara Unione,
scrivo per esprimere la mia perplessità di fronte alla possibilità di edificare 4 nuovi ospedali in Sardegna. Mi ha colpito più di tutte l’ipotesi, di cui da tempo si discute, dell’ospedale unico nel Sulcis Iglesiente. Io vivo e lavoro, come Medico di Medicina Generale, a Iglesias. Ricopro questo ruolo da un anno, ma mi occupo di Medicina Generale da 10.
Vivo i miei pazienti quotidianamente, e la maggior parte di loro non riceve cure adeguate in tempi adeguati. Un numero sempre maggiore deve ricorrere al privato per ottenere risposte tempestive. Nel nostro territorio la situazione economica non brilla, ma i pazienti, a costo di immensi sacrifici, decidono di pagarsi le cure.
Trovo irrispettoso, fuori luogo e assolutamente offensivo decidere di costruire nuove inutili cattedrali nel deserto. Ma va bene, per un attimo supponiamo di costruirli questi ospedali. Una volta ultimati chi ci andrà a lavorare? I medici che non vengono assunti? Quali infermieri? Quali Oss?
La realtà, quella che si conosce sul territorio vivendolo giorno per giorno, è tutt’altra cosa. E racconta di una gravissima carenza di qualsiasi figura professionale in ambito sanitario. Racconta di un vero e proprio disastro sanitario e sociale.
Invito Presidente e Assessore a trascorrere qualche mese in questa realtà e mi auguro possano cogliere il disagio che stiamo attraversando.
Una realtà a due passi da casa, dietro l’angolo.
Ma impossibile da ignorare.
Con gratitudine, porgo cordiali saluti».
L.M.

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