«Cara Unione,

scrivo per raccontare il sogno che ho fatto. Sognavo di percorrere le strade di Sa Tiacca (sul litorale di Quartu S. Elena) senza dover più fare lo slalom tra le buche. Sognavo di poter lasciare che i miei figli imparassero ad andare in bici senza la preoccupazione che ogni due secondi potessero rovinosamente cadere a causa di una di quelle buche gigantesche che siamo abituati a vedere tra via Viareggio, via Riccione e tutte le via della lottizzazione. Sognavo di camminare e correre felice senza pericoli. Sognavo di non dover cambiare le ruote della macchina che ogni tanto esplodono solo perché stai arrivando a casa e boom, prendi quella benedetta buca che c’è da sempre e che di solito eviti, ma quella volta no. Ma soprattutto ho sognato che il sindaco di Quartu e l’amministrazione tutta avessero finalmente deciso di dare ascolto ai residenti della zona che da anni lamentano la totale trascuratezza in cui versa questo “quartiere”.

Ma ovviamente - al risveglio - tutto era come sempre e, purtroppo, si trattava solo di un sogno…e dire che questa zona, seppur abitata tutto l’anno, è zona ad alta densità turistica ma neanche questo basta a sistemare le cose.

Le buche sono solo il primo dei problemi che noi residenti affrontiamo ogni giorno: in molti scambiano purtroppo la zona per una discarica e vengono qui a depositare i loro rifiuti, contribuendo a peggiorare la situazione. Il campo da tennis in totale stato di abbandono resta comunque luogo di aggregazione per bambini e giovani, ma a che prezzo? È totalmente in rovina, con reti di ferro rotte, buttate a terra e pericolosissime. Il verde pubblico non è affatto curato e anche questo incoraggia chi sceglie a disfarsi dei propri rifiuti proprio qui.

Insomma, una lottizzazione che guarda il mare, e proprio per questo da molti ambita per viverci o passare le proprie vacanze, che potrebbe essere un gioiellino e permettere ai residenti, bambini e ragazzi, di camminare tranquilli, andare in bici, giocare per strada come si faceva un tempo e che, invece, risente della noncuranza dell’amministrazione comunale.

Dobbiamo sperare e aspettare che il giro d’Italia passi di qui per sistemare quanto meno le strade e curare la zona, o forse qualcuno ci darà ascolto?

Grazie dell’attenzione».

V.T.

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