«Cara Unione,

sono una persona molto volenterosa e con la passione del settore agricolo, rientrata in Sardegna in seguito ad un processo migratorio.

Da alcuni anni che cerco di fare richiesta per rinnovare il vigneto a conduzione familiare che possiedo ma gli enti erogatori ogni anno pongono ostacoli con una burocrazia che sta oltrepassando il limite. Non voglio puntare il dito su qualcuno in particolare, ma constato che mentre in passato si cercava di aiutare chi lavorava in agricoltura ora la tendenza sia quasi a fare allontanare i più giovani dal mondo rurale.

Senza entrare nel merito riguardo le farine di insetti, l’esproprio terreni per l’introduzione pannelli fotovoltaici, la riduzione dei contributi etc, mi sono reso conto che ogni anno si cerca il pelo nell’uovo per evitare che si faccia questa “famosa” vigna.

Altrove e in altri Paesi si premia chi ha voglia di fare e si impegna, qui invece si cerca di tarpare le ali.

Mi chiedo perché le autorità non prestino più attenzione a un settore che è vitale, per l’economia e per tutti noi: chi lavora e suda in campagna ci permette di mangiare sano, sono i frutti della campagna ciò di cui ci nutriamo, il nostro benessere ed il nostro futuro.

Cordialità».

Andrea Pinna

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