“Cara Unione,

scrivo per raccontare l'odissea che stiamo vivendo, noi ma anche altre persone della Sardegna.

Ho mia figlia 18enne che vive a Quartu Sant'Elena, e che si trova a casa dopo essere risultata positiva al Covid.

Primo tampone rapido effettuato a casa il 15 luglio scorso. Dopo la segnalazione il primo tampone molecolare era stato fissato per il 17 luglio, a domicilio in quanto mia figlia è sprovvista di patente e abitando da sola non avrebbe potuto raggiungere la struttura di via Romagna per effettuare il tampone.

Il test è poi stato eseguito il 19 luglio senza sapere il motivo del ritardo.

Il 21 luglio è stata richiamata per comunicare che stavano passando ad effettuare il tampone… e già da qui si notano le prime discrepanze in quanto, inoltre, risulta che mia figlia che abbia effettuato il tampone il 20.

Successivamente è stata contattata il 26 luglio per prenotare il tampone per il 29 (esattamente 10 giorni dopo il primo tampone molecolare). Anche in questo caso nessuno si è presentato, rimandando il test al giorno successivo e dunque facendo slittare i successivi tamponi.

Da qui continua ancora l’odissea...la mancanza di informazioni e comunicazioni in quanto i numeri si viene chiamati sono a senso unico, lasciando quindi il malato senza la possibilità di interagire con qualcuno.

Mi chiedo: ma una persona anziana da sola in questi casi come farebbe?

Dal Veneto, dove io risiedo, mi sono mobilitata chiamando la polizia locale di Quartu Sant'Elena, che si è dimostrata fin da subito disponibile nell'aiutarci e per questo vorrei anche ringraziare la donna che più volte mi ha risposto al telefono per supportarmi e aiutarmi a trovare una soluzione.

La polizia locale mi ha messo in contatto con la protezione civile, anche qui ho trovato persone che mi hanno aiutato e fra l’altro, fortunata coincidenza, dopo poche ore mia figlia è stata contattata per fissare il nuovo tampone avvenuto il 6 agosto.

Sono qui a scrivere, però, perché dal 6 agosto mia figlia risulta ancora positiva, ma il problema non è questo ma bensì che l'ats non si è più fatta sentire se non per prenotare un tampone per il 13 agosto 2021, nel quale ancora una volta nessuno si è presentato, e ancora non abbiamo novità.

Le varie email inviate all’ats sono state tutte ignorate.

Mia figlia nel frattempo, senza più sintomi, si trova rinchiusa in casa da settimane. Perché anche la legge è di difficile interpretazione: chi dice che uscendo mia figlia non rischia una denuncia penale in quanto anche secondo il medico lei risulta clinicamente guarita, ma esiste però ancora un fascicolo sanitario con un tampone positivo...

Grazie a chiunque vorrà aiutarci”.

M.T.  

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