“Cara Unione, ho letto il racconto su quanto accaduto a Calamosca, e confermo la versione della ragazza di 40 anni.
I signori – chiamiamoli così - “anziani”, non desiderano intrusi e oltretutto occupano una parte di spiaggia piantando ombrelloni e sedie fantasma, in attesa di amici che arriveranno.
Mi è capitato di andarci con i miei figli di 14 e 11 anni.
Siamo arrivati alle 7:15, abbiamo scelto un pezzo di spiaggia di ingresso a mare pulito, vicino alle rocce e ai canneti.
La combriccola non ha accettato che vicino a loro potessero esserci persone non appartenenti alla loro cerchia e senza pensarci due volte hanno deciso di passare più volte e calpestare davanti a dei bambini i nostri teli mare.
Come se non bastasse, ci sono passati sopra con le ruote di una bici. I bambini hanno assistito a tutto ciò, increduli!
Quando ho fatto notare al signore la sua inopportuna maleducazione, ha mostrato un atteggiamento aggressivo, cercando la collaborazione degli altri “signori” con lui. Davvero inaccettabile!
Questi signori si fanno padroni della spiaggia e occupano posti per amici che arrivano a mattinata inoltrata, si possono ammirare nel loro splendore con addirittura tavoli in plastica e dopo le undici iniziano a bere vino e birra.
E guai, e dico guai, se ti avvicini al pezzo di spiaggia (tra l’altro il migliore) perché te la fanno pagare”.

B.

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