«Cara Unione,

vorrei raccontare un fatto spiacevole che mi è capitato in spiaggia, precisamente nella spiaggetta di Calamosca, che frequento da tanti anni.
Una mattina verso le 10.30 arrivo nella spiaggetta di Calamosca, di domenica già abbastanza affollata, ma uno spazietto per la mia piccola sdraio lo trovo sempre, e così è stato, molto vicino alla riva come faccio sempre.

Passati circa 15 minuti da che mi ero "accomodata" mi si avvicina un uomo che mi intima di spostarmi da lì perché era il suo posto. Gli faccio dunque notare che la spiaggia è libera e il "posto" non è di nessuno ma ne nasce una discussione. L’uomo, al mio “da qui non mi sposto", passa alle minacce "o vai via da sola, o a calci”, strattonandomi. 
Chiamo il 113 e chiedo ai carabinieri di intervenire. Ma un militare prima mi suggerisce di non denunciare: “Per lei può essere controproducente. E se poi quella spiaggia la frequenta anche questo tipo?”. E quando io chiedo solo di intervenire, senza alcuna denuncia, per sedare la furia di quest'uomo, risponde: “Allora non possiamo fare nulla”.
Sono andata via dalla spiaggia con la soddisfazione del tipo, e tra me e me mi sono detta: o ci scappa il morto o la rissa, allora sì che intervengono sia carabinieri che 118.
Grazie per l'attenzione».
Pinky58

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