"Cara Unione,

sono un 'povero operaio' e mi scuso in anticipo per le parole semplici.

Mi chiedo perché i media non parlano e non danno il giusto peso a quello che stanno facendo in Francia per la riforma delle pensioni. Solo in Italia si accettano le vessazioni del/dei governi, solo gli italiani vanno in pensione a 67 anni, e ogni anno aumenta di 1 mese...

Siamo un popolo di pecoroni, mi vergogno di essere italiano e di chi ci governa. Non è accettabile che si debba subire tutto ciò che la 'casta' italiana ed europea ci impone, non è accettabile, da chi manda avanti il paese mettere a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori, soprattutto di chi svolge mestieri pesanti e usuranti.

Non credo di essere l'unico a non sopportare più queste ingiustizie, stiamo tornando ai tempi dei patrizi e dei plebei, quando nel 2020 dovremmo vivere tutti almeno dignitosamente...

Vorrei che si mettesse in chiaro che sono apolitico, e il mio è solo lo sfogo di un cittadino stanco di subire soprusi da persone che non si rendono conto di come, davvero, vivono molti cittadini".

Massimiliano Dalia

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