"La partita nel giorno di Natale, e la protesta di un giocatore che deve farci riflettere"
Una riflessione sulla reale necessità di porre impegni professionali, laddove non strettamente necessari, nelle festivitàPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Cara Unione,
ho letto nei giorni scorsi con estrema attenzione la notizia relativa al giocatore di pallavolo Davide Saitta, militante in SuperLega, che ha scritto al Santo Padre perché ha trovato profondamente ingiusto essere costretto a disputare un match nel giorno di Natale.
Nella sua lettera, riportata dal quotidiano Avvenire, il giocatore precisava che essere in campo il 25, e si tratta fra l’altro dell’unica competizione del campionato che si disputerà in quella data, per lui significherà lasciare casa il 24 privando così la bimba della compagnia del papà nelle feste.
'Non una protesta', ha voluto poi precisare il giocatore, che ha però chiesto una riflessione sulla reale necessità di porre impegni professionali, laddove non si tratti di reali necessità sociali come può accadere per medici, chirurghi o forze dell’ordine, nelle festività.
Una osservazione che mi sento anche io di condividere, e su cui credo la nostra società dovrebbe fermarsi a riflettere".
Giorgio Lai - Cagliari
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