“Cara Unione,

nei giorni scorsi,  come previsto da prenotazione, mi sono presentato in ospedale, in Sardegna, per fare una visita in intramoenia .

Io e mia moglie eravamo nella sala d'aspetto in attesa che il medico mi chiamasse. Dopo pochi minuti il dottore mi chiama, mia moglie ha chiesto gentilmente se poteva entrare anche lei per aiutarmi a spiegare riguardo le visite che avevo fatto in precedenza.

A questo punto il dottore, anziché rispondere sì o no, ha iniziato a inveire contro mia moglie in modo molto maleducato e offensivo, fra l’altro ‘dandole del tu’.

Dopo un po', sempre con la faccia di uno che vuole bisticciare, mi fa entrare nel suo ambulatorio e mi fa spogliare e sdraiare sul lettino. A questo punto esce dall'ambulatorio e rivolto a mia moglie che era rimasta nel corridoio dice: ‘Vieni a vedere come metto … a tuo marito?”. Ripetuto più volte. Poi rivolto a me diceva: ‘Cosa devi fare ti devi curare il cervello?’. Anche questa frase l’ha ripetuta più volte.

Non mi sarei mai aspettato di trovarmi in una situazione cosi assurda quindi per non esasperare la situazione mi sono alzato dal lettino e rivolto al dottore ho solo detto che non mi sarei fatto operare da una persona del genere. Mentre andavo via lui continuava a insultarmi e mi ha rivolto queste parole: ‘Mi tolgo la giacca e scendiamo giù’, minacciando addirittura di voler fare a pugni.

Scrivo perché sono rimasto umiliato e mortificato da un simile comportamento: ho pensato che fosse ubriaco, e se non lo era sarebbe ancora più ingiustificato un comportamento cosi incivile.

La mia speranza è che questa mia segnalazione serva per evitare che altri pazienti possano trovarsi nella medesima e spiacevole situazione”.

Lettera firmata*

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