La riflessione di un lettore sulla lunga pausa estiva dei nostri politici.

**************************

"Gentile redazione,

leggo oggi sui quotidiani che dall’inizio della legislatura, al netto delle presenze nelle Commissioni, i deputati hanno 'lavorato' in Aula in media 4,4 ore al giorno (naturalmente solo di martedì, mercoledì e giovedì), e i senatori ancor meno, appena 2,5 ore. Nonostante ciò hanno comunque deciso di meritarsi ben 40 giorni di ferie, e ritorneranno a Roma solo il 12 settembre. A quel punto mancheranno circa 6 mesi per le prossime elezioni e, fra pausa natalizia e giornate obbligatoriamente dedicate a legge di bilancio e legge elettorale, restano appena 20 giorni di lavoro in Aula per affrontare le tante incompiute del Paese.

I nostri politici si giustificano, numeri alla mano, dicendo che i colleghi d’oltralpe riposeranno di più.

Sarà un discorso populista (?), e ogni anno lo ripetiamo, ma non si capisce davvero come mai a loro debbano essere concessi privilegi inesistenti in qualsiasi altro contratto di lavoro. E che restano immutati al cambiare dei governi, delle forze politiche, delle generazioni. Viene anche da chiedersi perché, vista la situazione di emergenza in cui si trova l’Italia con numerose leggi da approvare e che a questo punto, molto probabilmente, non vedranno mai la luce, non si sia pensato di ridurre il periodo di vacanza: fosse stato dimezzato, avremmo avuto il doppio di giornate di lavoro a disposizione, con il doppio di possibilità di veder approvate le leggi. E con venti giorni di ferie, per i nostri politici, per ritemprarsi dalle 'fatiche' invernali. Ma, forse, è davvero troppo poco".

P.M. - Nuoro

******************

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie; non necessariamente ne condivide il contenuto riportato dai lettori che si assumono la responsabilità di quanto scrivono)
© Riproduzione riservata