Pubblichiamo oggi la segnalazione di un contribuente cagliaritano "esausto", alle prese con le volture catastali a seguito della morte del padre.

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"Gentile redazione,

scrivo per raccontare una storia di ordinaria – purtroppo – burocrazia.

I fatti: l'1 febbraio scorso è deceduto mio padre. Decido di recarmi agli uffici competenti per espletare le "volture" necessarie a nome di mia madre, e questo per non incorrere in eventuali sanzioni da parte dell'amministrazione.

Apro una breve parentesi: mia madre e mio padre sono proprietari di due immobili, siti l'uno a Cagliari e l'altro nel Comune di Quartu, con le bollette TARI entrambe a nome di mio padre. Mentre al comune di Quartu è bastato un modulo per effettuare una semplice voltura a nome di mia madre (andata a buon fine), al Comune di Cagliari......apriti cielo!

Dopo essermi recato diverse volte all'Ufficio Tributi di via Nazario Sauro, ho dovuto compilare un modulo composto di 3/4 pagine per poter chiudere la posizione di mio padre, dove mi si chiedevano tutti i dati catastali dell'immobile (come se non fossero già noti) numero dei componenti familiari e altri dati, per poi aprire una nuova posizione a nome di mia madre compilando altre 3/4 pagine con gli stessi dati catastali dell'immobile e numero di componenti familiari e altri dati.

Nei giorni scorsi hanno recapitato la bolletta Tari a mia madre: tutto come prima, come se non fosse successo nulla.

La bolletta riferisce a mio padre per tutto l'anno 2018.

Mi sono, quindi, dovuto recare un'altra volta nei medesimi uffici, e non mi soffermo sull'atteggiamento scorbutico dell'usciere nei confronti di un suo collega che cercava di aiutarmi.

Ho perso un altro pomeriggio per presentare i fogli con i numeri di protocollo da loro rilasciati a febbraio, per poi sentirmi dire di non pagare questa cartella (avviso bonario...f 24) e di aspettare una nuova bolletta con il ricalcolo della tassa, tutto questo senza uno straccio di ricevuta e nonostante l'abbia chiesta più volte.

Morale della favola: se quando mi sono recato la pima volta con le relative domande avessero inserito direttamente i dati anziché scansionare le pratiche per poi darmi un foglio con un numero di protocollo e archiviare le pratiche in attesa che qualcuno le inserisca chissà quando, avrei perso volentieri (guadagnato) 5 minuti in più e non sarei poi dovuto tornare, con un dispendio di denari pubblici per la stampa di n°5 pagine con relativa busta e l'invio di una bolletta a mezzo posta, a questo punto farlocca.

Fortunata mia mamma di 83 anni che non deve occuparsi di queste rogne".

Un contribuente esausto - Cagliari

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