La lettera del giorno: "Sanità a Milano, non è tutto oro quel che luccica"
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Pubblichiamo oggi l'impressione di una nostra lettrice sulla sanità a Milano: "Professionalità, gentilezza, affettuosità, ma poi finisce tutto lì".
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"Gentile redazione,
sono andata a Milano per una piccola operazione che qui in Sardegna non fanno. Credevo di trovare un altro mondo, ossia una sanità che funzionasse.
Ammetto che la professionalità, gentilezza, affettuosità di medici e degli infermieri sono alte, ci sono dottori bravissimi che dedicano tanto tempo ai malati, e i malati sono tanti.
Ma, perché c'è un 'ma', finito quello che devono fare, finito tutto.
Anche lì dopo 2 giorni - il primo in una poltroncina e il secondo su una sedia per 12/13 ore con una flebo - scaricata al Pronto soccorso per altre 13 ore senza mangiare e bere per 3 giorni (una flebo non basta per idratare e nutrire ).
Per chi arriva da fuori è ancora più mancanza di rispetto. Capisco benissimo che c'è tanto lavoro e persone che stanno male ma ognuno deve essere rispettato, perché se i medici lavorano è grazie a noi che stiamo male.
Ora non so se c'entri lo Stato coi suoi tagli o è usanza della clinica avere dottori d'eccellenza e poi mollare un paziente senza controlli postumi (della serie se ti senti male ritorni)".
Maria Lai
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