Pubblichiamo oggi la segnalazione di un giovane sardo che si trova a Trento per motivi di studio. Il giovane denuncia la mancata attivazione di rimborsi per il viaggio, come invece accade nelle altre regioni italiane, per i sardi che desiderino fare ritorno in Sardegna per votare alle elezioni del 4 marzo.

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"Gentile redazione,

sono Simone Ardu e vi scrivo da Trento. Ho la residenza in Sardegna, ma sono uno studente universitario fuori sede. Vi sto scrivendo per far presente la situazione relativa ai rimborsi per le elezioni del 4 Marzo.

Agli studenti di tutta Italia viene concesso uno sconto/rimborso per il trasporto ferroviario per permettere loro di poter votare presso la città di residenza (non essendo prevista la possibilità di votare fuori sede), mentre per gli studenti sardi non risulta esserci nessuna agevolazione.

Questo comporta che uno studente sardo spenderà circa 140 euro (in media, non meno di 100) per poter tornare in sede e votare.

Ritengo personalmente questo fatto molto grave, in quanto votare è un nostro diritto, sancito dalla costituzione, nonché dovere civico di ogni cittadino. In questo modo invece si permette di votare solo ed esclusivamente a coloro che si trovano in una situazione economica agiata, e che possono permettersi la spesa relativa ai biglietti aerei.

Ritengo di parlare a nome di tutti gli studenti fuori sede che risiedono in Sardegna, la maggior parte dei quali rinuncerà a votare per l’impossibilità di tornare in sede visti i costi.

Ritengo altrettanto sconcertante che tale possibilità venga concessa al di fuori dello stato italiano, per i residenti all'estero, mentre a noi sardi in continente viene "negato" anche questo diritto fondamentale.

Volevo far presente la situazione sperando che magari qualcosa si possa muovere. Ho scritto anche al presidente della Regione Sardegna in merito, ma senza ricevere al momento alcuna risposta".

Grazie dell'attenzione".

Simone Ardu

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