Pubblichiamo oggi la lettera di un docente sardo deluso dalla riforma della "Buona Scuola".

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"Gentile redazione,

siamo i superstiti della riforma 'Buona Scuola', legge 107. Ci siamo sentiti venduti e raggirati.

Da chi? Prima di tutto da chi ha partorito questa benedetta legge, e poi da chi successivamente si è seduto a tavolino ed ha firmato una mobilità obbligatoria figlia della stessa. Gli stessi che hanno consigliato a tutti noi di inoltrare la domanda di assunzione.

Chi voleva portare a segno le mega assunzioni della Buona Scuola ci diceva che questa sarebbe stata l'ultima occasione per entrare di ruolo. Ma dietro a questa affermazione c'era tutto un programma già stabilito: svuotare le graduatorie e noi, polli che hanno creduto alle loro parole ci siamo ritrovati spediti al nord, dove c'è carenza di personale. Non a tutti è stato consigliato di firmare forse perché altrimenti troppi sarebbero stati condannati ad una vitaccia come la nostra. Che cosa hanno fatto: avevano detto che le GAE (graduatorie ad esaurimento dei precari storici) sarebbero state chiuse, ma così poi non è stato, anzi hanno permesso ad altri di inserirsi nelle stesse. In tal modo quelli che si trovavano in bassa posizione nelle stesse graduatorie, quando noi siamo andati via perché ci è stato offerta una nomina a tempo indeterminato, si sono all'improvviso ritrovati tra i primi. È stata una cosa studiata a tavolino e noi ci siamo cascati. Siamo stati gli agnelli sacrificali per attuare questo piano.

Vi dirò di più, ci hanno venduti due volte. La prima grazie a chi ha fatto passare in Parlamento la 107 con voto di fiducia. La seconda l'anno successivo grazie a chi ha firmato il nuovo contratto che stabiliva una mobilità al 100%. Ma è stata l'ennesima presa per i fondelli, l'hanno resa obbligatoria e affidata a un computer. Non siamo nemmeno stati liberi di scegliere e di dire: 'io a Torino mi trovo bene non voglio fare mobilità' No! Non era possibile, perché se non l'avessimo fatta noi di spontanea volontà sarebbe avvenuta d’ufficio, per lo più con punteggio zero. Per concludere ancora una terza volta, perché dopo che ci hanno sbattuto in giro per l’Italia, affidati a un algoritmo, l’anno successivo hanno reso la mobilità facoltativa, però abbassando di gran lunga la percentuale dei posti liberi disponibili per i trasferimenti portandola al 30%.

E vedendo poi che l'algoritmo ha fatto disastri hanno detto: 'No! Adesso basta, la mobilità verrà fatta in base al punteggio come avveniva prima'.

Ecco il tranello, farla in base al punteggio, ma non mantenendo la stessa percentuale dell’anno precedente, ma abbassando tale percentuale. Perché? Per agevolare chi? Mistero.

Cosa hanno fatto, hanno stabilito una percentuale ridicola almeno per quanto riguarda la Sicilia e la Sardegna.

Il Miur non ci ha voluto nemmeno concedere la possibilità di avere anche un'assegnazione provvisoria sul posto di sostegno, perché "stabilito che era destinata solo a chi aveva la specializzazione”. Sapete come è andata a finire? Le graduatorie dove ci sono le persone specializzate con il titolo sono esaurite, sono passati a quelle delle Gae, a sua volta quando anche le Gae si esauriscono chi chiamano per dare l'incarico su sostegno? Persone che hanno la semplice messa disposizione o persone che si trovano in seconda terza fascia, senza nemmeno un'abilitazione che però prendono l'incarico. Meglio questo di proporlo ai docenti di ruolo con esperienza. A noi l' hanno negato, perché dicono che bisogna essere qualificati. Però poi per la mancanza di personale danno i posti a personale nemmeno abilitato che magari non ha nemmeno un giorno di lavoro in classe. Come vedete la situazione è molto complessa. L'unica soluzione è che questa 107 venga abolita e i docenti vengano assunti con un metodo oggettivo e uguale per tutti".

P.S. – Un docente deluso

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