La riflessione di una lettrice sulle nuove generazioni e le droghe leggere.

***

"Gentile redazione,

Le nuove adolescenze non sono più quelle di una volta, e ciò nonostante dal punto di vista biologico le fasi dell'adolescenza siano identiche per tutti.

Nella società dei nuovi adolescenti sono infatti entrate le cosiddette 'droghe leggere', che poi così leggere non sono. Erano altri tempi quelli in cui la marijuana veniva utilizzata a scopo ricreativo e sociale in quanto priva di effetti negativi.

Oggi, la marijuana è una delle droghe che portano all'insorgenza di numerose patologie mentali e come la scienza, ormai, ha ampiamente dimostrato.

Il suo principio attivo, il THC, svolge in particolare un'azione aggressiva nei confronti del nostro cervello, intaccandone la parte che si occupa di regolare i meccanismi di controllo delle emozioni, della gratificazione.

Nel nostro cervello abbiamo una sostanza oppioide naturale, che deve rimanere integra e non deve essere danneggiata da nessun tipo di sostanza che altera il funzionamento di questo importante sistema.

Il mio appello ai giovani, dunque, è a non lasciarsi trasportare da qualcosa di soltanto apparentemente bello.

Le droghe non costituiscono il successo, la fama, la popolarità. Le droghe non fanno degli uomini delle persone diverse, ma delle persone tutte identiche che ruotano attorno ad un sistema che non vuole altro che sottomettere.

La droga nasconde mille insidie che minano la vita. E oggi i disturbi mentali ad essa correlati sembrano essere un'epidemia.

Le droghe sono intere generazioni spazzate via.

Ai giovani, ancora: non abbiate paura di dire no, non abbiate paura di distinguervi. Oggi, vince chi è diverso.

Grazie dell'attenzione".

A.B.

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata